METODO – Lezione 8

LEZIONE 8: DURATE INTERMEDIE, IL PUNTO

 

In questa lezione esamineremo in casi in cui la durata delle note è diversa dalle durate che abbiamo visto in precedenza.

Durata di tre battiti: trattino con punto.

Ad esempio, quando una nota dura tre battiti, come la scriviamo? Ecco allora l’introduzione del punto: esso, come nella notazione tradizionale, aumenta la durata di una nota della metà rispetto alla sua durata normale. Se una nota con trattino dura due battiti (la_ = 2 battiti), una nota con trattino seguita dal punto dura tre battiti (la_. = 3 battiti). Fin qui è facile.

Durate inferiori: prima lunga, seconda corta

Tuttavia quando le note con il punto hanno una durata uguale o minore di un battito il discorso si complica un poco. Una nota semplice con il punto (ad esempio “la.”) deve durare, secondo la definizione che abbiamo appena dato,  un battito e mezzo; ma come facciamo a contare un battito e mezzo? Beh, per questo vi dicevo che non era semplice. Ma è solo una questione di esercizio e di abitudine.

Allora si procede in questo modo: si tiene in considerazione non solo la nota semplice con il punto, ma anche quella successiva, in modo tale che tra tutte e due la durata totale sia di due battiti, ma la prima nota dura più della seconda. Dobbiamo quindi ricordarci che, quando incontriamo note con punto, di durata uguale o inferiore a un battito, la nota che segue sarà molto più breve del normale.

Tutto ciò si può comprendere bene solo con degli esercizi pratici, che presto andremo a fare, perché molte cose sono più facili a farsi che a dirsi.

Esempio 1: nota con trattino e punto

la_ la_ la_. la la__

Esempio 2: nota semplice con punto

la. la la la la__

Esempio 3: nota con punto tra parentesi angolari

la la <la. la la la> la__

In verità tutto questo discorso sulle note con il punto non deve preoccuparci più di tanto perché, se come abbiamo ribadito più volte, già conosciamo il brano da suonare, questa notazione è soltanto un piccolo aiuto in qualcosa che dovremmo comunque saper fare.

Gli esercizi

Nell’esercizio 23 partiamo proprio con una nota sol con trattino e punto che, come abbiamo detto dura tre battiti. Sempre tre battiti dura anche la nota si del terzo rigo. Il resto dovremmo già conoscerlo.

Esercizio 23a

sol_. la si_ si_
la sol la si sol__
si_. DO RE_ RE_
DO si DO RE si__
DO si la sol
DO si la sol sol__

Suonalo con la base

Ora facciamo un piccolo esperimento: proveremo a suonare lo stesso esercizio di prima dimezzando però le durate. Possiamo quindi osservare che la prima nota, il sol con il punto, dura, come abbiamo detto, un battito e mezzo mentre la seconda solo mezzo battito. Tra la prima e la seconda nota la durata totale è due battiti.

Come facciamo a scandire questo ritmo senza confonderci? Possiamo provare a raddoppiare la “o” di sol” e unire la seconda “o” con il la. In tal modo la pronuncia sarebbe “so-olla”. Leggendo ritmicamente i primi quattro righi la pronuncia sarebbe:

so-olla si si / lasol lasi so-ol / si-ido re re / dosi dore si-i

Se ci abitueremo a questo sistema di leggere ritmicamente le note (quello che i musicisti chiamano solfeggio) saremo molto molto facilitati quando andremo a suonare lo strumento.

Esercizio 24

sol. la si si
<la sol la si> sol_
si. DO RE RE
<DO si DO RE> si_
<DO si la sol>
<DO si la sol> sol_

Suonalo con la base

Un altro esempio di punto semplice su un brano molto conosciuto, la colonna sonora del film “Titanic”. Anche qui, all’inizio del brano troviamo una nota puntata seguita da una di breve durata. Nel ritornello di questo brano c’è una nota alterata che ancora non conosciamo. Proviamo invece ad eseguire la prima parte del brano, che, come dicevamo, inizia proprio con una nota puntata:

Esercizio 25 (Titanic)

fa. fa fa fa mi fa_
fa mi fa_ sol la_ sol_
fa.  fa fa fa mi fa_
fa do__

Suonalo con la base

Ora invece proveremo a suonare l’Inno alla gioia, brano abbastanza semplice perché basato su poche note, il quale al suo interno presenta, ad un certo punto, una nota puntata, per la precisione “si. la la_” e “la. sol sol_”

Esercizio 26 (Inno alla gioia)

si si DO RE
RE DO si la
sol sol la si si.  la la_

si si DO RE
RE DO si la
sol sol la si la.  sol sol_

la la si sol
la <si DO> si sol
la <si DO> si la
sol la la_

si si DO RE
RE DO si la
sol sol la si la.  sol sol_

Suonalo con la base

 

Nel prossimo esercizio, il 27, proveremo a suonare l’inizio del nostro Inno Nazionale.

Possiamo osservare che stavolta il punto si trova all’interno delle parentesi angolari, quindi vuol dire che il re e il mi durano insieme un battito, ma il mi va eseguito proprio all’ultimo momento prima di passare al successivo re.

Siccome è un brano che tutti (parlo degli italiani) dovremmo conoscere molto bene, non mi soffermo molto sulla spiegazione, ma lo andiamo ad eseguire direttamente.

Esercizio 27 (Fratelli d’Italia)

re <re. mi> re__
si <si. DO> si_
si <RE. DO> si_
la <si. la> sol__

Suonalo con la base

 

L’esercizio n. 28 è un brano molto famoso negli anni 60: Sei diventata nera. Ho scelto questo brano perché esso è interamente costruito su un ritmo cosiddetto “puntato”, per cui sarà un ottimo esercizio per imparare ad eseguire il ritmo puntato all’interno delle parentesi angolari, che troveremo abbastanza spesso nei nostri brani.

Esercizio 28 (Sei diventata nera)

sol <sol.  sol sol.  sol>
la si la si
la <sol.  sol sol.  sol sol.  sol>
la si
<z.  la sol.  fa> mi (ripeti da capo)

Suonalo con la base

 

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