METODO – lezione 13

LEZIONE 13 – LE NOTE ALTERATE (PARTE TERZA)

Benvenuti in questa tredicesima lezione del nostro corso per flauto dolce secondo il sistema della notazione letterale.

In questa tredicesima lezione del nostro metodo per flauto dolce secondo il sistema della notazione letterale parleremo ancora delle note alterate, discorso che abbiamo già iniziato nelle lezioni 9 e 10, dove abbiamo approfondito in particolare le note sib e fa#. Qui invece parleremo di altre note alterate, soprattutto quelle più frequentemente usate nei brani che troviamo sul mio canale.

Un breve riepilogo: le note alterate sono quelle note “intermedie” tra una nota naturale e l’altra, che possiamo chiamare “diesis” (si scrive con il simbolo del cancelletto) se è più alta o “bemolle” (si scrive con una b minuscola) se è più bassa rispetto alla nota di riferimento. Ad esempio se prendiamo come riferimento la nota “re” avremo re# e reb: il re diesis è più alto del re, quindi sulla scala cromatica si trova dopo il re, esattamente tra il re e il mi; il reb, invece, è più basso del re, e sulla scala cromatica si trova prima del re, esattamente tra il do e il re.

Cos’è una scala cromatica? E’ la successione ordinata di tutte le note, includendo sia quelle naturali che quelle alterate.

Questa è la rappresentazione grafica della scala cromatica completa.

scala cromatica

Da notare che non sempre, tra una nota naturale e l’altra, c’è una nota intermedia: in particolare notiamo che questo capita tra il mi e il fa e poi tra il si e il do, dove, appunto, non ci sono note intermedie. Il mi# coincide con la nota fa, così come il fab coincide con la nota mi.

Ma ciò che interessa a noi in questo momento è conoscere le posizioni sul flauto dolce delle note alterate. Le posizioni che abbiamo visto nelle lezioni 9 e 10 sono il sib

sib

… e il fa#

fa#

Oggi vedremo le posizioni del do# e mib, sia gravi che acuti (scritti in maiuscolo), del sol# e del FA# acuto.

Il do# basso (che corrisponde anche al reb) si fa lasciando aperto il primo dei due forellini che si trovano sul foro n. 8, così:

Vi propongo un piccolo esercizio su questa nota.

Esercizio 55 (do#)

do#_ re_ mi__

fa mi fa sol fa mi re_. mi do#__

do#_ re_ mi__

fa re mi_ do#_ re__

 

Veniamo ora al mib basso, che coincide con il re#, dove dobbiamo lasciare aperto il primo dei due forellini del foro n. 7, così:

mib

Esercizio 56 (mib)

mib_ sib_  mib_

mib fa sol sol sol sol sib__

DO_ fa_ mib_

mib sol fa fa fa sib mib__

 

La terza nota alterata che esamineremo oggi è il sol#, che corrisponde anche al lab: esso si suona con la combinazione 2+3. Vuol dire di abbassare le prime due dita della mano sinistra più le prime tre dita della mano destra, così:

In verità nei passaggi veloci il sol# è accettato anche nella combinazione 2+2, tralasciando quindi il dito anulare destro, anche se tale posizione è leggermente crescente rispetto all’originale.

Per chi volesse esercitarsi sul sol# con un brano non eccessivamente difficile suggerisco di scaricare dal mio sito le note de “Il Padrino” (vi riporto in descrizione il link diretto).

L’esercizio che vi propongo qui con il sol#, il numero 57, comprende anche le note alterate do#, mib e fa#. Ecco, questo esercizio è abbastanza impegnativo, ma vi consiglio di studiarlo con molto impegno, iniziando come sempre, con calma, procedendo per piccoli passi, perché esso vi permetterà di acquisire un’ottima manualità nelle posizioni “a forchetta” che richiedono queste note alterate.

Esercizio n. 57

do#_ sol#_ la_ sol#_

si la sol#__ fa#__

mib_ fa#_ sol#_ fa#_

la sol# fa#__ mi__

mi__ mib_. do# do#___

 

Passiamo ora alle note DO# e il MIb acuti.

Il DO# è una posizione abbastanza semplice: basta fare il la senza il foro numero zero, che sarebbe quello posteriore. Così:

DO#

Questo è l’esercizio per allenarci su questa nota.

Esercizio n. 58

la DO# la sol fa_ re_

<re mi fa sol> la sib la__

la DO# la sol fa_ re_

re fa mi do# re__

 

Il MIb acuto si fa con la posizione dietro-primo-ultimo, nel senso che bisogna LASCIARE APERTI solo i fori n. 0 (quello dietro), il n. 1 (il primo) e il n. 8 (l’ultimo). Così:

MIb

Una posizione alternativa è quella di utilizzare la stessa posizione del mib basso con il portavoce, cioè il foro numero zero, aperto a metà.

Ecco l’esercizio n. 60 dove ci eserciteremo, appunto, sulla nota alterata MIb acuto. Ho scelto la parte iniziale di “Per Elisa” di Beethoven. In questo brano possiamo utilizzare la seconda posizione, quella con il portavoce, che ritengo più comoda.

Esercizio n. 59 (Per Elisa)

<MI MIb>

<MI MIb MI si RE DO> la.

<do mi la> si.

<mi sol# si> DO_

<MI MIb>

<MI MIb MI si RE DO> la.

<do mi la> si.

<mi DO si> la.

 

L’ultima nota alterata che vedremo in dettaglio oggi è il FA# acuto. La posizione è questa:

FA#

Come ultimo esercizio voglio proporvi “L’esercito del selfie”, dove, alla lettera C, che corrisponde al ritornello, compare appunto la nota che stiamo esaminando e su cui vogliamo esercitarci.

Esercizio n. 60 (L’esercito del selfie)

SOL SOL SOL

SOL FA# MI FA# MI_ RE__

RE RE RE

SOL FA# MI FA# MI__

RE RE RE

SOL FA# MI FA# MI_ RE__

RE RE RE

SOL FA# MI FA# MI__

 

MI MI RE MI RE

sol sol_

re sol sol_ re sol sol_

si si la sol <la> la sol_

si si la sol <la> la si_

la si si la sol <la> re_

sol <la> re_ sol <la> re_

Per questa lezione è tutto, nella prossima, che sarà anche l’ultima di questo ciclo, illustrerò come muoversi all’interno di questo sito e darò alcuni consigli sul flauto dolce.

A questo ciclo, dedicato al metodo per flauto dolce secondo il sistema della notazione letterale, ne seguirà un altro delicato alla lettura musicale secondo la notazione tradizionale.

Ecco il video di questa lezione: